Cava d’Aliga è un piccolissimo comune facente parte di Scicli nella provincia di Ragusa. Oltre alle sue spiagge di sabbia d’orata, ha delle magnifiche scogliere dove nelle giornate d’inverno si infrange il mare tempestuoso del mediterraneo. Mi ha sempre affacinato questo posto dove sovente vado per una passeggiata e dove puoi “respirare” il mare. La sua bellezza ha fatto si che io scattassi centinaia di foto da cui prendo spunto per i miei quadri.

In effetti dopo il primo quadro, https://www.albertocilia.it/2022/01/01/marina-cava-daliga/ avente come soggetto questo bellissimo posto, ho avuto delle remore a dipingerne un’altro, come se avessi “paura” a non potermi ripetere, a non poter dare la stessa magia, insomma creare una schifezza, una crosta….

D’altronde dopo un lunghissimo periodo di inattività pittorica, il dubbio serio di non riuscire è sempre presente nella mia mente. Vero è che sono riusciuto nella prima marina, ma può essere stato solo fortuna, un “caso”.

Anche se da un pò di tempo ho la certezza che nulla avviene per caso, la parte più profonda di me mi suggerisce di provare, devo misurarmi con me stesso e provare.

Questo lavoro è stato iniziato a fine Aprile 2021 e terminato in Gennaio 2022

Un pò di tecnica

Le fotografie del soggetto sono state eseguite con una fotocamera digitale reflex Olympus. Dopo aver vagliato attentamente le foto con Photosop ho scelto le diverse immagini dove trarre gli spunti più interessanti. Le foto definitive sono state stampate professionalmente dalla mia Shopart https://www.shopart.it/it/ su carta da poster mediante stampante di grande formato Epson Sure Color P8000. Per me questo procedimento di lavoro è l’unico affidabile in quanto la foto in altissima risoluzione unita alla stampa professionale permettere di non perdere nulla e di vedere negli ingrandimenti tutti i dettagli, anche quelli più minuti senza nessun effetto pixel o sgranatura fastidiosa. Ripeto sempre questo modus operandi ai miei allievi all’Accademia i quali continuano, imperterriti, a scattare foto e copiare dai loro smartphone…..

Le foto vengono visionate attentamente prima del lavoro

La foto di cui sopra è un piccolo scorcio del mio studio attuale, che per me, è un posto bellissimo. Anche se spesso non dipingo, mi piace starmene qui a guardare i miei lavori e sentire il profume intenso dell’olio di lino, nonchè ad ascoltare musica con il mio secondo impianto audio quasi vintage. Sono un audiofilo, faccio collezione di apparecchia audio con i quali ascolto musica in tutto il tempo libero a mia disposizione. Ascoltare come se i musicisti fossero in stanza con me mi regala infinite emozioni.

Ma torniamo al quadro:

Tela in lino dimensioni cm 150 x 200

A guardarla cosi, sembra normale, ma in effetti è enorme, e chi lo fa tutto questo lavoro?…..

disegno a pennello le traccie della scogliera.

Prima mano di colore magro

La “posa” della prima pietra…..Mi rendo conto che non posso andare a braccio, ma devo disegnare i particolari delle rocce. Ci sono degli errori di disegno che vengono corretti.

Si procede a piccoli passi. Oggi mi hanno tenuto compagnia Curtis Stigers, Gregory Porter, Gretchen Parlato, Tracey Thorne, The Style Council e altri

Il lavoro procede lentamente, bisogna disegnare, riempire, dare il giusto chiaroscuro. Più lo guardo e più mi pento….non lo finirò mai, troppo impegnativo.

Oggi ho fatto tanto, ho chiuso pa parte superiore e ho iniziato quella inferiore, finalmente sono speranzoso, inizio a “vederlo”

Insomma, c’è ancora tanto lavoro.

Abbozzo la parte inferiore della scogliera, ci siamo.

Oggi musica: Chiara Civello, Mariah Carey, Seal, george Micharl, David Gilmour, Genesis

Le zone inferiori non si vedono bene in foto e per quanto possa sembrare irreale, le mie mani hanno lavorato nuovamente da sole…. Bellissimo, non ho controllato la stesura del colore. Nuovamente magia, quella vera, quella che ti fa raggiungere l’orgasmo spirituale. Non saprei come spiegarlo, queste rocce sono venute fuori in modo inconsapevole, ma al contempo sicure.

Sono sempre più convinto che il fare arte sia spirituale e ne ho le prove.

Inizio a dare le velature.

Una volta terminate le velature più importanti inizio con l’abbozzo del mare.

il trespolo con tavalozza e strumenti

work in progress

Seguono giorni di lavoro sull’acqua con sfumature e velature.

Inizia la fase finale di raccordo.

Il lavoro rimane in osservazione per qualche settimana.

Lo lascerei cosi.

ho paura che dopo tanti mesi e fatica per portarlo a questo punto, posso rovinarlo. Le prossime stesure fondamentali, ovvero la luce e i movimenti dell’acqua sono indispensabili per il raccordo tra le parti. Ma io rimango immobile, in attesa.

L’attesa dura settimane.

Un giorno, dopo ore di osservazione, mi avvicino al trespolo, mescolo il bianco e intingo il pennello. Prima di posare il colore per la primissima pennellata, sento un sussurro dal mio profondo:

“Non ti preoccupare, abbiamo migliaia di anni di esperienza”

Mi invade una forza e sicurezza mai sentite prima.

Inizio con le pennellate e nuovamente vado senza razionalità lasciandomi trasportare e ascoltando sempre più me stesso. Quando ho finito ho pianto di felicità, incredulo per quanto accaduto. Il risultato è visibile nelle prossime fotografie.

Raccordo con le ultime velature

Lavoro terminato in Gennaio 2022

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